WHAT ARE YOU DOING TODAY?
(Saengil Chukha Hamnida)

di Ellen


Il volo diretto, New York – Seoul, era stato più che puntuale: aveva spaccato il minuto!Quasi non ci poteva credere!I miracoli!
Alcune volte accadono … pensò tra sé e sé, scendendo dall’aereo … Comunque, ora gli restava solo recuperare la valigia e cercarla! Non doveva essere una grossa impresa o almeno sperava , ma … mai dire mai!
Jet si diresse stancamente al ritiro bagagli: era stanco da morire … non era riuscito a chiudere occhio durante tutto il volo … il suo compagno di posto, russava più di Chang e Seven messi assieme! Aveva provato, facendo finta di nulla, a tirargli qualche gomitata, per vedere se quello spostava almeno la testa dall’altro lato, verso il corridoio, invece che dritto nel suo orecchio sinistro! … ma niente!Non c’era stato modo!Tutto inutile!Fra poco ci avrebbe anche rimesso il gomito, a forza di tirargli botte! … infatti poi, aveva cominciato a tirargli spallate … ma anche lì, niente!E alla fine si era arreso all’evidenza : era un grosso koala addormentato, attaccato ad un ramo!E il ramo era il sedile di Jet! Aveva avuto anche la tentazione di gettarlo giù dall’aereo … tanto nessuno se ne sarebbe accorto!Anzi, probabilmente, lo avrebbero pure ringraziato tutti! Ma dovette reprimere quella tentazione, se voleva arrivare in tempo a Seoul! Metti che qualcosa andava storto e poi se ne accorgevano?!Avrebbe avuto dei problemi … dei contrattempi, come poteva definirli lui! A quel punto però, avrebbe dovuto avere lui, il timore di essere gettato giù dall’aereo … da qualcuno di sua conoscenza!
Che cosa deprimente è stare ad aspettare l’arrivo del proprio bagaglio sul rullo trasportatore !… la prossima volta porto solo quello a mano! … si disse rassegnato, dopo aver visto la sfilza infinita di valige che stavano arrivando sul nastro..


E mentre guardava passare i più assurdi contenitori di effetti personali, per forma, colore e portachiavi vari attaccati ad essi, ripensò allo scambio di messaggi del giorno prima … e maledisse chi aveva inventato gli smartphone messanger!
E’ sicuramente colpa dei giapponesi e delle loro fisse di chattare con chiunque e in ogni momento su tutto e tutti! … ecco:un altro buon motivo per avercela con lui!

 

“Jet … domani Françoise rientra dal suo viaggio a Busan … visto che rientri anche tu, potresti fare scalo a Seoul e venire assieme …”
“Potresti … cioè, devi fare scalo a Seoul e accertarti che stia bene!Che sia tutta integra e con neanche un capello fuoriposto!Tranquillo: le farò una radiografia per sicurezza!E poi, visto che ci sono, magari accompagnarla anche a casa, evitando che faccia brutti incontri nel tragitto! … non so, tipo : il lupo cattivo o Batman?!Forse intendevi questo, Joe?”
“Intendevo quello che ho detto … nessun’altra insinuazione. Ed evita le radiografie!”
“Allora posso fare il lupo cattivo? … così risolviamo il problema alla radice! … “
“No!”
“E Batman?...”
“Neanche! E ora smettila di fare il buffone! … “
“Io, eh?!? … Ragazzo, ma a chi credi di darla a bere?! Comunque … farò scalo a Seoul … se questo ti serve per stare più tranquillo e per metterti la coscienza a posto … E per inciso : mi vedevo bene da Batman … ”
“Batman? … sì, certo … come , no?! Sii, serio!Per favore! E poi …  non capisco proprio a cosa ti stai riferendo … Comunque ci vediamo domani … vi verrò a prendere io all’aeroporto …”
“Con la turbo 2000 cavalli? Ci sono solo due posti e quelli sono prenotati per chi sta tornando stanco morto da un viaggio! Hai forse intenzione di tornare a piedi?! … Ed è ovvio che tu non sappia a cosa mi sto riferendo! … troppo scomodo ammettere la tua caduta di stile … o meglio, il tuo scivolone … a proposito della principessa … mi correggo, attuale Regina di Monami … Comunque non mi devi ringraziare … Lo faccio solo per lei … Almeno starò un po’ in sua compagnia, senza te tra i piedi …”
“Spiritoso … vengo con un'altra auto … E per quanto riguarda Caterina, è stato solo un malinteso …  vi siete fatti un film sopra, inesistente! … E comunque che diavolo significa .. senza te tra i piedi? …”
“Ascolta … a me non interessa nulla se quello che è stato detto è vero o meno … sono un po’ affari tuoi! E senza te tra i piedi significa testuali parole … E se poi, ti fai un film sopra … inesistente … sono problemi tuoi!E ora non mi scocciare più!A domani!E vedi di venire con l’auto giusta, perché altrimenti quello che torna a piedi sei tu!! … e comunque, non ci metteresti molto!”
“Neanche tu … se è per questo! … A domani … e cerca di non esagerare come tuo solito … “

Era stato un dialogo intenso … anche troppo, per i gusti di Jet! Aveva perso più tempo di quello che aveva a messaggiarsi con Joe … Aveva di meglio che stare a parlare con lui! … tipo: la barista del locale in cui si trovava … che gli faceva gli occhi dolci fin da quando si era messo a sedere … e fino a qualche attimo prima!Infatti poi, vedendolo tutto preso a scrivere sul cellulare, probabilmente, aveva pensato che stesse scrivendo alla fidanzata e non lo aveva più considerato!
E’ sempre colpa tua, Joe Shimamura! Per mettere le toppe a quello che combini, mi tocca rimetterci sempre!Accidenti a te ! … e poi cosa vuol dire, cerca di non esagerare come tuo solito?!? … io non esagero mai! … solo qualche volta! …
E sbuffando stizzito, si alzò ed uscì dal locale … tanto ormai la bella mora non lo considerava più … e poi, tanto valeva inventarsi una buona scusa e chiamare Françoise …
Guardò l’ora sul cellulare …
E che ora saranno in Corea del sud?! … uhm … Pace .. se la sveglio, mi scuserò …
Scorse la rubrica e cercò il suo numero … Eccolo!Finalmente, l’ho trovato! … disse trionfante come l’esploratore che trovò il tesoro perduto! … e lui, in quel momento, si sentiva molto esploratore!
Purtroppo per Jet, il suo ultimo acquisto obbligato, gli aveva arrecato qualche piccolo problema … oltre che una crisi di nervi! … infatti, aveva avuto qualche difficoltà a capire le sue dinamiche e … continuava ad averle!
Maledetto melafonino o come cavolo ti chiamano! E maledetto quell’azzeccagarbugli che me l’ha venduto!Mi sono lasciato convincere!Lui e le sue chiacchere da quattro soldi!Il miglior telefono di sempre!Come no?!Prendilo bianco!Che è di tendenza!Un tipo cool come te, deve averlo per forza!Maledetto!! E io, idiota, che gli ho dato retta e mi sono lasciato convincere!…
Aveva dovuto ricomprare il cellulare perché, il suo, aveva fatto una brutta fine nell’ultima missione …
Maledetta missione:è stato il male di tutto!No, mi correggo!Il male di tutto è sempre Joe! E’ sempre lui! … argh! … E poi, maledetti aggeggi tecnologici! Perché non li fanno più con i tasti?! Mi manca il mio Black Berry! Lui sì, che era un grande cellulare! Che soprattutto, faceva il cellulare!No, come questo … iPhone!?! Che non capisco dove mettere le mani!E proprio io! Che in tutte le situazioni, so sempre dove metterle!
Gli sfuggì una risatina nervosa, mentre cercava di entrare nel contatto della sua amica e selezionare il suo numero … ma anche quello era complicato!
E certo … perché non avere un numero solo?!Ho capito che uno le serve per restare 24/24 ore in contatto con noi e l’altro per farsi contattare dai suoi genitori!Ma … questo rende la mia vita complicata, Fran!Dammi solo un numero e quello sia!Pace se lo trovo spento!
Finalmente riuscì ad accedere al numero, ma mentre stava per premerlo, si fermò un attimo a riflettere …
E se invece di svegliarla … la stessi disturbando? … Poi chi lo racconta, a quello scapestrato di Joe, che a forza di aspettarlo, si è stancata e si è trovata un altro?!…
A quell’idea gli salì un forte mal di testa … ma alla fine si fece coraggio e chiamò …
-Pronto? … -
-Pronto … - aveva la voce assonnata … probabilmente l’aveva svegliata … era già qualcosa … anche se non si poteva escludere che non stesse dormendo da sola! ..
-Fran? Sono Jet … -
-Jet? … ciao, ma … - la sua voce sembrò riscuotersi dal torpore del sonno …
-Ciao, scusami se ti disturbo a quest’ora … ma non ricordo se rientri anche tu domani o no? … -
Poi!A quest’ora?! … non so neanche che ore sono, a Seoul o dove ti trovi?! …
-Sì, ma … perché mi hai chiamato?- faceva ancora fatica a mettere le idee assieme, senza contare che non capiva veramente il motivo di quella telefonata …
-Bene … allora, se mi aspetti prendo il primo volo che fa scalo a Seoul … e poi torniamo insieme a Tokyo!-
Françoise rimase un attimo in silenzio, come se stesse ragionando sulla cosa, lasciando Jet in attesa di una sua risposta …
-Sì, va bene … troviamoci all’Incheon Airport … fammi sapere a che ora arriva il tuo volo, in base a quello, prendo i biglietti per entrambi … -
-Sì, perfetto ! Mi sembra un’ottima idea!Allora ti mando un messaggio appena prenoto!E … a proposito! … mi devi un telefono!-
-Come, scusa?! … - gli chiese sbigottita, pensando di essere decisamente addormentata! … non riusciva proprio a stargli dietro! … probabilmente doveva aver perso qualche pezzo del discorso senza essersene accorta!
Prima o poi, te lo spiego … come ci ho rimesso il mio Black Berry, per immortalarti, durante la parata di incoronazione di Caterina! … ci ho rimesso anche la foto, ora che ci penso!Argh!!!! … La tua espressione mi avrebbe fatto vincere il premio Pulitzer!...
-Niente, lascia stare … magari te lo spiego in un altro momento … che ore sono dalle tue parti? … -
Quel nuovo e improvviso cambiamento di argomento, l’aveva lasciata senza parole … continuava ad essere interdetta e a chiedersi il senso di quella telefonata, ma forse era solo il fatto che si era appena svegliata … sì, sicuramente doveva essere quello!
-E’ mattino presto … perché? … -
-Così … non ricordavo il fuso orario … allora ci si sente più tardi! Ciao!-
- …  ma è lo stesso di Tokyo ! - si affrettò a dire, ma quell’ultima frase, la pronunciò a vuoto, perché lui aveva già riattaccato …
Alla fine della telefonata, Jet rimase a guardare un attimo il cellulare e sospirò debolmente, sovrappensiero …

 

Da quella telefonata, erano ormai passate diverse ore: Jet le aveva mandato un messaggio con il numero del volo e l’orario, e avevano fissato anche il punto di ritrovo …
Prese il bagaglio e si diresse verso la farmacia dell’aeroporto: si erano dati appuntamento lì … a scanso di equivoci, era sicuramente il posto più semplice dove trovarsi, anche se non il più allegro!
Si fece strada tra la gente e appena scorse la farmacia, la vide …
Vista subito! Bionda e bella … impossibile non notarti !… gli sfuggì un sorrisino, mentre le si avvicinava di soppiatto per farle paura! …
Françoise stava guardando distrattamente le vetrine dei negozi intorno e trasalì, quando Jet le si avvicinò all’orecchio …
-Buh!-  la ragazza fece un piccolo sobbalzo e quando si accorse che era lui, lo guardò di sbieco.
-Mi hai fatto paura! – gli disse un po’ indispettita, mentre lui rideva divertito per la sua espressione irritata!
-Scusa … dai, non ti arrabbiare … sono … - si fermò … non si ricordava più, quanti giorni fossero passati dall’ultima volta che si erano visti …
-Quasi tre settimane! … non te lo ricordi neanche! – le suggerì lei, ancora più risentita!
Jet rise nuovamente, guardandola : -Scusa!Lo sai … noi uomini non badiamo molto a certe cose! Come le date e cose simili … - e mentre lo diceva, il suo sguardo si pose su di lei e sul suo abbigliamento e la sua bocca si piegò in segno di approvazione …  - … ma a altro … - concluse, allusivo …
Françoise colse la sua espressione e arrossì … Abbassando la testa, si mise, nervosamente apposto, una ciocca di capelli dietro all’orecchio …
-Ah, però! … non mi ero accorto del tuo abbigliamento … nuovo? … non ti avevo mai vista vestita così! Ti sta molto bene! – le disse schietto, senza farsi troppi problemi, nonostante l’avesse vista diventare di mille colori ...
-Grazie … - balbettò a bassa voce, ancora rossa in volto - … ma ora andiamo ... spostiamoci di qui … - disse rapidamente, per togliersi da quella situazione scomoda e imbarazzante …
-Sì, certo … - guardò l’orologio … - … ma dove andiamo? È ancora presto per l’aereo per Narita … -
-Andiamo al bar … prendiamo qualcosa, per ingannare il tempo e ci mettiamo ad aspettare … che ne dici? –
-Ok … mi sembra un’ottima idea!Fammi strada, mademoiselle … visto che tu conosci già l’aeroporto!- e dicendo così, si spostarono verso il bar …
Doveva essere onesto … faceva un po’ fatica a non guardarla quel giorno …  Indossava un vestitino bianco di cotone, fatto a pizzo, un po’ svasato e corto, che lasciava poco spazio all’immaginazione … oppure tanto, a seconda del punto di vista! …  con le maniche di voile bianco e scollo tondo … e un paio di decolté rosa pallido a tacco alto e punta tonda … con la borsa a braccio, dello stesso colore … con gli occhiali da sole tra i capelli e le sue fattezze, era impossibile non notarla … fossero stati in occidente, l’avrebbero tutti scambiata per una reginetta o una modella … tanto attirava l’occhio …
Inusuale … in genere non va mai vestita così … non sarà mica che …
-Françoise? … -
La ragazza si fermò e si girò verso di lui, guardandolo in modo interrogativo …
-Sì? Dimmi … -
-Sai per caso chi ci viene a prendere all’aeroporto ? … -
-No … non lo so … il Dottore mi aveva detto che aveva piacere di venire lui, ma non sapeva se ce la faceva … aveva un impegno in città, con il dottor Tanabe e … -
-Ho capito … va beh … qualcuno ci verrà a prendere! … non rimarremo certo a piedi! Altrimenti spacco la faccia a qualcuno! … -
-Eh? … -


-No, niente … lascia stare!E andiamo … ho assolutamente bisogno di un caffè … - e mentre lo diceva, si accostò a lei e le sorrise …  la prese per un braccio e si  infilò  nel primo bar che vide .

 

Stavano aspettando che la cameriera portasse loro le ordinazioni, ma entrambi sembravano essere da un’altra parte con la testa …
Jet si era messo a sedere su una poltroncina, con la schiena appoggiata allo schienale, a gambe incrociate, con la caviglia destra sul ginocchio opposto e le braccia aperte … stava così comodo, che pensò che si sarebbe addormentato da un momento all’altro … ma si riscosse subito, appena notò Françoise che continuava a guardare, sovrappensiero, un’agendina nera che aveva in mano …
-Cos’è? … - le chiese, destandola dai suoi pensieri e indicando con lo sguardo il taccuino …
-Ti riferisci a questo? … è un moleskine … - le rispose pensierosa e con aria abbastanza triste …
-Un moleskine? … il taccuino degli artisti, come Van Gogh e Hemingway? –
Gli sorrise e annuì dolcemente con la testa …
-E come mai, tu ne hai uno? … - gli chiese curioso …
-E’ un regalo … - spiegò, senza aggiungere altro e riabbassando gli occhi su di lui …
-E si può sapere di chi? … o è un mistero? … -
-Di Jean … mio fratello … me lo ha regalato l’ultima volta che ci siamo visti … -
-Ah … e perché? … è un regalo insolito … -
-Dici? … non saprei … Per caso, eravamo caduti nel discorso che avevo bisogno di una nuova agenda e lui mi ha regalato la sua : l’ aveva appena comprata e doveva ancora scartarla!  … in genere, è il taccuino che usa per prendere appunti durante i suoi viaggi! … infatti, ha ancora tutti quelli che ha usato! E sono tantissimi, te lo assicuro! ... comunque, a me piace molto la sua linea … è veramente molto fine ed essenziale … -
-Sì … su questo non c’è dubbio, ma … ha anche una linea molto maschile … -
-Forse hai ragione … ma, probabilmente, mio fratello ci teneva a regalarmi proprio questo, perché mi ricordassi di lui ogni volta che lo uso … -
-Capisco … - proprio in quel momento, arrivarono le loro ordinazioni e si distrassero dal discorso principiato …
Jet mandò giù la tazza di caffè come se niente fosse ed esordì : - Ne avrei bisogno di un’altra … anzi, di altre due! – concluse demoralizzato e con un sonno addosso che lo stava portando via … Françoise lo guardò divertita, mentre sorseggiava il suo tè verde in foglie e si concentrava sulla canzone in filodiffusione  nel bar …

 

Anyone who sees you will fall for you
Even your hand motions are different
Stop! Cool guy, now stop
It won’t work against me

We’ve already ran into each other 12 times today
At that rate, your work will be in vain
Stop acting cool, stop measuring things out and make things hot
Look here, I am…

Hey boy! I’m not that kind of girl
I’m cold and chic, I’m not easy
Hey boy! You’re my hot new world
It’s more than you’ve imagined
I’m confident, I’m strong
Appeal to me, how about it?
Hey boy! I’m not that kind of girl
I’m your special girl1

 

Si mise a canticchiarla senza accorgersene, destando così, lo curiosità di Jet ...
Da quando si conoscevano, il ragazzo non l’aveva mai vista farlo … era una cosa inusuale per lei … eppure, di occasioni ne aveva avute tante : era capitato molte volte, che mettesse qualche suo Cd preferito in loro presenza, ma si era sempre limitata ad ascoltarlo in silenzio …
Si dice che, il canto sia una forma di espressione dello stato d’animo e dello stato fisico … un modo per esternare un sentimento, più o meno, in modo esplicito … e quindi … cosa stava cercando di comunicare inconsciamente? ..
A pensarci bene, percepiva qualcosa di strano in lei … sembrava diversa dall’ultima volta che si erano visti e non capiva come mai … anche esteriormente c’era qualcosa di differente e non era solo il suo abbigliamento insolito, ma proprio qualcosa nelle movenze … sembrava molto più cosciente e sicura di sé … 
Gli venne naturale, chiedersi cosa l’avesse cambiata così e resa, improvvisamente, donna … sì, perché l’impressione che gli diede, dal primo momento in cui si erano trovati quella mattina, era che fosse cresciuta … possibile che in poche settimane avesse fatto un tale cambiamento? … ma soprattutto, che cosa era successo per sbocciare così, inaspettatamente? …
Jet iniziò ad osservarla con attenzione, mentre lei era distratta nuovamente ad osservare il suo taccuino … vestita in quel modo … canticchiando quella canzone … con quello sguardo diverso negli occhi … era maturata … non era più la ragazzina che aveva incontrato anni fa in una triste situazione …
E’ così strano … la percepisco così diversa dall’ultima volta che ci siamo visti … eppure, è lei … e non è lei … cosa le è successo? … in genere, una ragazza  cambia così, quando …  fermò quel pensiero … non voleva continuare … non voleva sapere se le sue ipotesi fossero vere o no … perché non era una cosa che lo riguardava in prima persona e comunque, preferiva non sapere … gli sembrava, in un certo senso, di oltrepassare la privacy di Françoise …
-Conosci la canzone? … - gli chiese, attirando la sua attenzione e distogliendola dal taccuino …
-Sì! … me l’ha fatta conoscere una mia amica … -
-Interessante … è coreana la canzone, vero? … quindi suppongo che la tua amica sia di qua … -
-Sì … è vero! E’ la ragione per cui sono venuta qui … sono venuta a stare un po’ con lei … -
-Ah … amica … -
-Sì, amica … che c’è di strano? … - lo guardò un po’ perplessa … non capiva cosa ci fosse di anomalo nella sua affermazione …
Jet le sorrise e senza volere, gli sfuggì una domanda … - Amica o amico? … -
Françoise alzò un sopracciglio in senso di disapprovazione … - Amica . Una cara amica.- ribadì con decisione .
-Di nome? … -
-Perché lo vuoi sapere? … - si irrigidì e nel tono della sua voce emerse tutto il suo disappunto su quelle insinuazioni ..
-Così! … curiosità!… comunque, non ci sarebbe niente di male e io non ti giudicherei … anzi, sarebbe comprensibile e avresti la mia massima approvazione, oltre che la mia discrezione … - disse distrattamente, mentre reclinava la testa all’indietro e chiudeva gli occhi per riposarsi un attimo …
Lei rimase un attimo in silenzio e poi gli rispose … - Lo so che non ci sarebbe niente di male e, soprattutto, non ci sarebbe niente da giudicare … - marcò volontariamente le ultime parole … - E poi, ognuno di noi, ha la propria vita privata, giusto? … indipendentemente, l’uno dall’altro … - lo vide annuire debolmente, prima che lei concludesse il suo discorso : - Comunque ... la mia amica si chiama Lee Yu – Jin .. –
Sentendo la risposta alla sua domanda, Jet aprì gli occhi e rialzò la testa, guardandola curioso …  - Non conosco il coreano, ma … ha un suono tanto maschile … -
-Ma è femminile, te lo assicuro … e tra l’altro è anche una bellissima ragazza … - tagliò corto, leggermente infastidita dalla sua illazione …
-Uhm … sembri punta sul vivo … beh, allora, avresti potuto presentarmela! … -
-Non era il caso … almeno non ora … - gli rispose  malinconica, senza cogliere la frecciatina che lui gli aveva mandato …
-Come mai? … se posso sapere? … - azzardò … ormai la palla era stata lanciata … tanto valeva arrivare in fondo a quel discorso …
-Non sta passando un buon periodo … ecco tutto … - gli rispose con voce un po’ assente, mentre guardava assorta una fogliolina di tè sospesa nella sua tazza …
-L’ha lasciata il ragazzo? … se è quello, è invece il momento migliore! Fidati! Chiodo scaccia chiodo!-le disse, ridendo mentre continuava ad osservare la sua espressione …
Françoise rimase in silenzio … in contemplazione di quella fogliolina che aveva attirato tanto la sua attenzione …
-Dici? Chiodo scaccia chiodo ? … io, purtroppo, non credo che sia così semplice … e  non puoi neanche immaginare, quanto vorrei che invece lo fosse  … ma non lo è … non è mai così … - il tono della sua voce era vuoto e un po’ rassegnato … sembrava abbattuto … - Comunque, non è proprio per questo che sta affrontando un momento difficile … - e mentre lo diceva, rialzò gli occhi verso di lui e lo guardò … restando alcuni minuti così, ad osservarsi reciprocamente in silenzio ...
Jet si chiese che cosa avrebbe dovuto leggere dai suoi occhi e in particolare, tra le righe di quel discorso ..
-Beh, però … in certe situazioni, se non ci provi, rischi di rimanere legato al passato … per lo meno, così, vai avanti … - le sorrise dolcemente, mentre lei annuì, facendogli capire che aveva inteso cosa le voleva dire, ma che stava riflettendo sulla sua risposta …
-Però … ora dimmi una cosa … come mai mi hai chiamato? … -
Jet fu preso un attimo alla sprovvista … -Beh .. perché … mi ricordavo che … dovevi tornare intorno a questi giorni … -
Lei lo guardò di sbieco … - Stai scherzando? … ma se stamani non ti ricordavi neppure quando ci eravamo visti l’ultima volta?! … figurati una data! … E poi … lo hai detto tu, che non badi a queste cose!o sbaglio?! …  - gli fece notare, ironica e anche un po’ risentita …
-Ehm … è vero … boh? Che ne so?! Forse … me lo ha ricordato un uccellino … - disse ridendo nervoso … in fondo, non era poi così lontano dalla verità !… bastava escludere il fatto che non si trattava di un uccellino, ma di Joe … e poi era la verità!
-Certo … come no! … - scosse la testa divertita e il suo sguardo iniziò a tornare lentamente più disteso, mentre lo guardava arrampicarsi sui vetri …
-Ok … cambiamo discorso! O rimaniamo nel solito … dipende dai punti di vista! .. tu come stai? –
-In che senso? … perché mi fai questa domanda? … -
-Ero curioso di sapere se ti era passata … - accennò, facendo riferimento ad un ben preciso episodio …
Lei lo guardò stupita e contrariata allo stesso tempo, non aspettandosi che il suo amico tirasse fuori proprio quel argomento !…  a Jet invece, venne da ridere, a guardare la sua espressione, e la sua bocca si piegò in una smorfia divertita …
-Ti vedo più tranquilla, però !… quindi, suppongo, che tutti quei discorsi siano stati superati … -
-Tutti quei discorsi? … - ribadì, incredula di sentirlo insistere!
-Non fare finta di non aver capito … tanto lo so, che sai bene a cosa mi riferisco!-
Françoise rimase in silenzio e poi si versò un po’ di tè nella tazza ed iniziò a sorseggiarlo lentamente … teneva lo sguardo dritto , di fronte a sé, perso nel vuoto, in un punto qualsiasi della sua visuale … non c’era niente che avesse attirato la sua attenzione, ma era solo un modo per estraniarsi e raccogliere i propri pensieri … prima di dire qualsiasi cosa che potesse comprovare il suo coinvolgimento e la sua colpa!
-Tutto a posto … superato tutto … - disse sospirando e continuando ad essere assente.
-Meglio … erano solo discorsi … niente di importante … solo parole a vuoto tra uomini … che si divertivano a scherzare … -
-Sì, certo … solo parole … senza fondo di verità .. – pronunciò con tono amaro e per niente convinto …
-Sì … lo sai … Seven si diverte sempre a gonfiare le cose … è un attore e gli piace enfatizzare le parole e le situazioni …  ecco tutto … -
-Probabile … comunque è uguale … non ha importanza … non più …  -
Quel non più non gli piacque molto : poteva essere interpretato in troppi modi e … con troppi risvolti!
-Ma ci sei rimasta male … - soppesò quelle parole, prima di dirle … trovava che non erano proprio i termini più giusti per definire la cosa, ma non voleva essere così diretto e cattivo
-No … ero solo contraddetta dal fatto che, invece di dedicarsi alla nostra missione, stesse facendo il buffone con voi tutti … distogliendovi dai vostri compiti … -
Sì, certo … e io sono nato ieri, Fran … come, no! … te le cerchi, però!      
Jet piegò un angolo della bocca, sfuggendogli un sorriso ironico … e non solo, a quel punto! … la risposta che le diede, gliela aveva servita su un piatto d’argento e lui, non era riuscito a trattenersi!
-Va beh … ma c’era Joe che era bello presente! – la vide improvvisamente irrigidirsi sulla sedia … - … era con la principessa …  sul ponte …  da solo con lei … quindi era tutto a posto! … la fanciulla era al sicuro! … oserei dire, in ottime mani! Non trovi? Potevamo dormire, tutti, sogni tranquilli ! … –
Françoise non rispose … rimanendo in silenzio, mentre sorseggiava il tè e cercava di accusare il colpo nel miglior modo possibile …
Colpita e affondata … meglio del Titanic! .. se giocavamo a battaglia navale, a quest’ora avevo stravinto!...
-Piuttosto … parlando di cose più divertenti e interessanti … non mi racconti nulla della tua vacanza? … non sarai stata, solo, a consolare la tua amica! … mi voglio augurare! Voglio sperare che abbiate fatto anche altro … -
-Uh uh … sì .. – rispose laconica … e ancora sottosopra dalla sua affermazione precedente …
-E? … sbilanciati pure! Sai che di me ti puoi fidare!Sai che sono una tomba! Non andrei mai a raccontare le tue confidenze! –
-Lo so … ma non c’è molto da raccontare … -
-Sarete uscite? … no? … dai, raccontami pure le tue avventure! Prometto che non le racconterò a nessuno … - sottolineò quell’ultima parola e si mise a ridere … - .. dai … dimmi, non fare la sostenuta! … quanti ne hai conquistati? … quanti ti sono caduti ai piedi? … quanti ne hai stregati, con quei tuoi bei occhioni cerulei? e prometto che, se me li dici tutti, mi fermo comunque alla prima mano a contarli! –
-Spiritoso !… ti va sempre di scherzare! –
-Veramente … in questo caso … sono serio … - si riaccomodò sulla poltrona e portò il busto in avanti, verso di lei … - Allora? Quanti ? ..  non mi interessa sapere il numero di quelli con cui hai concluso … voglio sapere solo quello totale! E se poi, hai concluso con tutti … – lasciò volontariamente cadere la frase …
… beati loro! … ogni tanto mi pento di essere amico suo …
Diventò rossa come un peperone e rispose balbettando, concitata … -Mi spiace rovinare i tuoi sogni … ma neanche uno! … -
-Sì, certo … come no!? … si sa, che due ragazze da sole in vacanza, si sanno divertire! E’ lo stesso principio per cui andate sempre in due in bagno! … -
-Eh? … ma che stai dicendo? … - impallidì vistosamente, a sentirlo parlare così con lei!Non era mica uno degli altri ragazzi, per fare certi discorsi!
-Sì, dai ! … è perché avete da consultarvi e darvi consigli sulle strategie! … da confessarvi su chi vi piace e chi avete puntato … e cosa fareste! …  scambiarvi trucchi e …  non solo! … Insomma, ci siamo capiti : racconta un po’! … - concluse con un sorriso a trentadue denti, divertito e soddisfatto per essere riuscito a metterla in imbarazzo!
Ora ricordo, perché mi piace prenderti in giro … perché sei meravigliosa quando arrossisci così e impallidisci a certi tipi di discorsi, mettendo in risalto la tua innocenza …
-Guarda che non c’è niente da raccontare !… siamo state a visitare qualche posto nei dintorni di Busan e poi, un paio di giorni qui a Seoul! … ma niente altro! … non ti fare film che non ci sono! … - deglutì a fatica, cercando di non sprofondare nella vergogna più assoluta e di rispondergli a tono!
Come sei buffa e dolce, quando cerchi di giustificarti, senza essere colpevole …
-Certo … sempre questi film inesistenti !… uhm … devono essere una costante negli ultimi periodi! … e va bene … allora vuol dire che non ti fidi proprio di me?! … -
E proprio mentre faceva quell’ affermazione, sentirono chiamare il loro aereo : si alzarono rapidamente e si diressero a pagare il conto, lasciando cadere , per la gioia di Françoise, l’argomento! …
Ma mentre si avviavano verso il loro cancello di imbarco, Jet sentì una strana sensazione … era come se Françoise non gli stesse raccontando tutta la verità, ma che gli stesse nascondendo qualcosa … e che, quel qualcosa, fosse il motivo del suo cambiamento … e questo, un po’, lo preoccupava …

 

Don’t you notice my thrilling heart?
I’m always standing behind you

You wake me up in my dream all the time
My love I’m crying for you every night

Baby, like the star in the far sky
You’re smiling so brightly

Baby I wanna be your lover, my first love
I wanna be your only, my first love
I’m scared whether you recede if I get close to you
Don’t you hear my mind? my first love
Don’t you see my heart? my first love
You’re like a fool just as me2

Si accomodarono ai loro posti, l’uno accanto all’altro … e rimasero in silenzio fino a dopo il decollo …
Erano in volo già da alcuni minuti, quando si accorse, finalmente, cosa stava assorbendo completamente lo sguardo e i pensieri di Françoise … finalmente, riusciva a vedere cosa stava guardando, da quella mattina, nel suo taccuino, costantemente …
Si trattava di un segnalibro … o qualcosa di simile … non capiva bene cosa fosse … era una striscia di carta ingiallita, plastificata, su cui erano scritti alcuni kanji … ma non giapponesi …
-Che cosa è? … - le chiese all’improvviso … distraendola dalla sua contemplazione ..
-E’ un segnalibro … molto vecchio … -
-Ah … e come mai ce l’hai? … voglio dire … quei kanji … non sono giapponesi, vero? –
-No, infatti … sono coreani … -
Jet rimase sorpreso … ma era molto curioso e cercò di indagare … - E’ un regalo? … della tua amica? … -
-Sì .. più o meno … -
Potresti sprecare anche qualche parola di spiegazione in più!Invece di fartele togliere con le pinze!
-Che c’è scritto? … - aveva capito benissimo, che non aveva voglia di parlarne, ma … forse era meglio per lei farlo … considerando l’espressione che le si era dipinta in volto, dopo la sua risposta …
-C’è scritto … - esitò titubante … o per lo meno, fu quella la sensazione iniziale di Jet - …  saranghae … -
-Ah … e quindi? … che vuol dire? … scusa, ma mi devi fare un corso accelerato di coreano! … perché non lo so! – il suo tono si modificò palesemente, assumendo dei toni più allegri, per sdrammatizzare e alleggerire, quella strana e pesante atmosfera che si era creata improvvisamente, ma …
L’amica sospirò … e poi prese fiato … - Vuol dire … ti amo … -
A quelle parole, Jet si pietrificò … sentì il sangue gelarsi nelle vene … non capì il perché, ma intuì che c’era qualcosa di molto infelice, dietro a quel effimero segnalibro … e a quei kanji … e che la sua non era titubanza, ma altro … forse, dolore …
Françoise sembrò accorgersi della sua perplessità e così, continuò il discorso …
-Devi sapere che Yu-Jin ed io ci conosciamo da molto … dai tempi dell’accademia di danza … lei è stata una mia insegnate per un breve periodo : era molto brava … Era venuta a Parigi, a fare uno stage di qualche mese nella mia scuola, per perfezionare la sua tecnica, ma il suo, era un dono innato … e questo, le permise di ricoprire il ruolo di un’istruttrice che, per motivi di salute, dovette lasciare il corso … Ma anche lei, non rimase allungo, concluse l’anno e poi se ne andò, perché doveva tornare nel suo paese per sposarsi … Comunque, in quei pochi mesi, ci legammo molto, l’una con l’altra, rimanendo poi, nel tempo, in contatto, nonostante la differenza di età  che ci separava …      - … prese un sorso d’acqua … aveva la gola secca … - L’uomo che sposò, già allora, era un affermato uomo d’affari, che spesso si doveva assentare da casa per ragioni di lavoro, per delle settimane intere …   Come è accaduto, appunto, in queste due settimane che ho passato con lei …  suo marito, infatti, era in viaggio all’estero, per un affare molto importante e Yu-Jin , invece, era rimasta sola a casa … così, mi ha chiesto di raggiungerla … perché aveva bisogno di parlarmi di una cosa … ma soprattutto, perché aveva bisogno che l’aiutassi ad affrontare una decisione che aveva preso e che l’accompagnassi a portarla a termine … - … fece un attimo di pausa e deglutì a fatica …
-Cosa … doveva portare a termine? -
-Doveva dire addio … al suo passato … -
Sentendo pronunciare quelle parole, Jet si sentì nuovamente gelare il sangue …
Sarà anche solo la mia immaginazione, ma … ho un brutto presentimento … e rimase in silenzio, aspettando che lei continuasse …
-Vedi … saranghae … non significa solo ti amo … ha un significato molto più profondo e importante, rispetto al solo esternare i propri sentimenti … so che ti può sembrare strano, sentirmi parlare così  … quasi in modo riduttivo e superficiale  per queste parole, però … - sospirò dolorosamente … - … dietro a questi pochi simboli, vi è un importante concetto, espresso dai singoli kanji che costituiscono  il termine … dire ad una persona saranghae significa dirgli viviamo assieme fino al nostro ultimo giorno fino alla morte … e alla lettera sarebbe … moriamo insieme … per questo, viene detto con molto più criterio da loro, di quanto non facciamo noi, a occidente … che lo pronunciamo , certe volte, senza pensare veramente a ciò che stiamo dicendo … e certe volte, solo trasportati dal momento e dalla situazione, più che dai nostri reali sentimenti … -
-Ho capito cosa vuoi dirmi, ma … cosa centra con la tua amica e … il resto? … -
-La scelta di Yu-Jin … intendo, quella di sposarsi, è stata più una scelta di vita, che il suo desiderio reale di farlo … una scelta che, come mi hai detto tu prima, serviva per non rimanere legato al passato … - prese fiato, ma si vedeva che ciò che raccontava le stava procurando sofferenza e ogni parola che pronunciava, era una ferita sul cuore..  - … e lei aveva bisogno di slegarsi dal ricordo di una persona … che aveva incontrato molto tempo prima, durante le superiori e che …  da un momento in poi, non aveva più fatto parte della sua vita  …  ma purtroppo, per sua fortuna o sfortuna … non so … quella persona non era stato un incontro qualsiasi … fu il suo primo amore … colui a cui aveva donato tutta sé stessa … con cui era diventata donna e … il primo e l’ultimo … a cui aveva detto saranghae … -
-Il primo … e l’ultimo? … ma si è sposata, quindi … vuol dire che … -
Françoise lo guardò con occhi pieni di lacrime, togliendosene una, che le era sfuggita al suo controllo, con il dorso della mano …
-A lui non l’ha mai detto … e lui è cosciente di ciò … ha scelto di sposarla lo stesso … anche sapendo che, Yu-Jin non sarebbe mai stata in grado di contraccambiare i suoi sentimenti … o almeno, no totalmente … - prese il segnalibro in mano e lo guardò triste … - … questo segnalibro … è l’ultima cosa che è rimasta di quel ragazzo … -
-Quindi, voleva che tu l’accompagnassi a dirgli addio … perché era molto difficile per lei, andare avanti, dopo quello che c’era stato tra loro, ma … perché è rimasta così legata al suo ricordo? … in fondo, lui se ne era andato e … -
La ragazza si portò una mano alla tempia … sentiva la testa pulsare e alcune lacrime iniziarono a scendere lungo le sue guance …
-Non se ne è andato … purtroppo, è morto giovanissimo, alla fine delle superiori … a causa di un brutto male, per cui non c’era rimedio … e per cui, forse, neanche ora ce ne sarebbe stato uno … Così, dal giorno della sua morte, Yu-Jin, ogni anno, per il suo compleanno, andava sulla sua tomba …  gli portava dei fiori … accendeva alcune candele e pregava in silenzio … - si strinse nelle spalle prima di continuare nel suo racconto … - …  anche se, se devo essere sincera, dopo averla vista, io non credo che lei pregasse … io credo che lei parlasse con lui … forse, mi sbaglio ed è solo una mia sensazione … non saprei dirti e non ho avuto neanche il coraggio di chiederglielo … ma è quello che ho percepito … – prese nuovamente fiato, mentre le lacrime continuavano a scendere copiose … - Quest’anno, però, è stato diverso … ha voluto la mia presenza per un motivo … ha deciso che non ci sarebbe più andata e che gli avrebbe detto addio … ma da sola, aveva paura di non riuscirci … per questo, ha voluto che andassi con lei … perché l’aiutassi ad affrontare questo dolore che ormai aveva soprafatto quel suo forte sentimento d’amore per lui ... –
-E quindi l’hai accompagnata  e … ci è riuscita? … -
-Sì … il giorno del suo compleanno, siamo andate sulla sua tomba e lei gli ha detto addio … non ho mai visto tanto dolore negli occhi di una persona … e nei suoi singhiozzi e nelle sue lacrime uguale … Sai, mi ha confessato addirittura che, per un momento, il dolore è stato tale, che ha pensato che sarebbe morta lì … sulla sua tomba … -
Il tempo, lento e doloroso,  era però passato e stavano per giungere a Tokyo, ma ancora, Jet aveva un dubbio … c’era una cosa che non gli era chiara, che sfuggiva alla sua comprensione e al quadro di tutta quella triste storia …  come mai avesse lei, l’ultimo ricordo del grande amore della sua amica …
-Françoise … perdonami se te lo chiedo, ma … perché Yu-Jin ha donato a te il segnalibro ? … -
-Probabilmente , perché non sopportava l’idea di gettarlo via  … comunque, resta un caro ricordo : è l’ultima cosa che le ha scritto prima di morire … quando ancora stava bene … Yu-Jin l’aveva conservato in ricordo dei tempi in cui la malattia non lo aveva sfinito … perché, lei voleva ricordarselo così … e non abbattuto dal male … l’ha conservato e trasformato in un segnalibro, in modo da portarlo sempre con sé … come se fosse un talismano … ma dal momento in cui gli ha detto addio, non lo poteva più tenere e così … -
-Così l’ha donato a te … perché tu lo custodissi per lei  … -
-Sì … e nel darmelo mi ha anche augurato di … riuscire un giorno a pronunciare questa parola … nel pieno del suo significato … -
Jet rimase in silenzio : aveva bisogno di riflettere e di pensare su ciò che l’amica gli aveva confidato, sicura che lui la custodisse come un prezioso tesoro e che capisse il suo significato …
Yu-Jin ti ha fatto un dono e un augurio molto speciali, ma …
Minuti dopo, l’aereo iniziò le manovre di atterraggio : erano finalmente giunti a Tokyo e per quanto potesse sembrare strano, entrambi si sentirono sollevati di essere arrivati, finalmente, a destinazione …
Jet però, aveva ancora una domanda che gli girava in testa e che le avrebbe voluto fare, ma che non sapeva se fosse il caso …
-Françoise? … ho da farti un’ultima domanda … -
La ragazza si girò verso di lui e mentre gli altri viaggiatori passavano loro accanto , annuì con la testa …
-Vorrei sapere … se tu hai mai detto ti amo a qualcuno … -
Le fu inevitabile: spalancò gli occhi sorpresa … non si aspettava quella domanda … e per un attimo, rimase come imbambolata a fissarlo, impreparata e senza parole … ma poi si riprese e, con non poca difficoltà, gli rispose …
-No … non l’ho mai detto a nessuno … - sospirando, si girò su se stessa e seguì gli altri passeggeri verso il ritiro dei bagagli , lasciandolo indietro a meditare su quella risposta …
Probabilmente, me la dovevo aspettare ... da lei …
Stavano aspettando silenziosamente le loro valige … fino a quando Françoise non interruppe quel difficile silenzio …
-Quindi? … -
-Quindi … cosa? .. – gli chiese stupito, non capendo lui, questa volta …
-Chi ci è venuto a prendere? … -
-Boh … non saprei … hai parlato tu con il Dottore … - fece finta di non sapere nulla, ma si rendeva conto, che in quel momento doveva essere poco credibile …
-Ah … credevo che invece tu lo sapessi già da quando mi hai chiamato la prima volta..- insinuò, sorridendogli …
Lui scoppiò a ridere …
-Io non riderei tanto … se fossi al posto tuo … -
-E perché ? …  -
-Perché la sua auto ha solo due posti … o sbaglio? –
Jet la guardò con la coda dell’occhio … stava sorridendo …
-E quindi? …  -
-Qualcuno rischia di tornare a casa a piedi … -
-Io no … assolutamente … me lo deve!-
-Ah, sì? … e come mai te lo deve?- chiese curiosa …
-Uhm … per una delle tante volte … -
-Ah … credevo … -
-Cosa? … -
-Per qualcosa di più recente … - disse mentre prendeva al volo la sua valigia dal nastro trasportatore …
-Dici? … non saprei, comunque … è probabile che sia venuto lui a prenderci … Non ne sei contenta ? … - le chiese mentre si avviavano verso l’uscita con i bagagli … ma lei non rispose … rimase in silenzio … Jet rimase stupito dal suo comportamento … che cosa significava? … che non gli faceva piacere vederlo? … o che chi tace acconsente? …
Arrivarono fuori dall’aeroporto e si guardarono a giro …
-Non c’è nessuno … - constatò perplesso, mentre si guardava attorno … e proprio in quel momento, vide Françoise appoggiare la valigia a terra e indossare il soprabito … si chiese il motivo di quel gesto … faceva insolitamente caldo quel giorno … anche per Tokyo … eppure lei aveva sentito il bisogno di coprirsi … la cosa gli sembrò strana … ma non capì subito il motivo di quel suo gesto, solo successivamente … quando giunsero alla base …
Attimi dopo, videro Joe venire loro incontro …
-Sfiduciato … avevi pensato veramente che ti lasciasse a piedi? … - gli bisbigliò lei, con tono ironico e divertito, di chi aveva capito tutto !…
Lui non batté ciglio, ma fece finta di niente e appena arrivò l’amico, lo rimproverò … -Sei in ritardo … non è bello fare aspettare due amici di ritorno da un lungo viaggio ! Siamo stanchi e … qualcos’altro!Non saprei cosa, ma c’è sicuramente qualcos’altro!-
Joe rimase un attimo confuso , da quell’accoglienza strana da parte di Jet … non capiva perché, ma sentiva che c’era qualcosa di anomalo nel suo tono di voce … agitazione? … disagio? …
-Scusatemi … non riuscivo a trovare un posto per l’auto … comunque ben tornati ad entrambi … il Dottore sarà molto felice di rivedervi … -


Jet alzò un sopracciglio , guardandolo di sbieco, mentre Françoise sorrise, tranquilla, alla sua affermazione ...
Sì, certo … il Dottore! Tu no, eh?!?! … lo ammetterai mai?! …

 

Mentre erano in auto, sulla strada del ritorno, Jet e Joe iniziarono a parlare del più e del meno … 
-Che si dice alla base? …  ci sono stati problemi negli ultimi tempi? –
-No … tutto tranquillo … -
-Ottimo … sicuramente aspettavano il nostro ritorno, per fare confusione!- disse ironico, cercando di coinvolgere e destare l’interesse della ragazza … ma con scarsi risultati …
Girò la testa, all’indietro, verso di lei … e la guardò … anche Joe, con la coda dell’occhio, la osservò dallo specchietto retrovisore …
-Hey, tu! Sto parlando con te! Terra chiama Françoise! Rispondi! – la prese in giro Jet, mentre lei sobbalzava sul sedile posteriore, non essendosi accorta di nulla …
-Scusate … ero sovrappensiero … che stavate dicendo? – Jet notò che aveva in mano il segnalibro e che lo stava guardando persa …
Chissà a cosa stai pensando … c’è altro , vero? … non mi hai raccontato tutto …
-Dicevamo che ci potresti degnare di un po’ della tua attenzione!per esempio … -
Françoise lo guardò un po’ frastornata, come se si fosse svegliata appena, da un incubo … -Scusatemi … credo di essere un po’ stanca … ho bisogno di riposarmi un po’ …  - e dicendo così, si appoggiò allo schienale dell’auto e chiuse gli occhi … assentandosi da loro e dalla discussione .. e lasciandoli, leggermente disorientati..

 

If you’re maybe in the same case with me
I would be alright if I lost everything in the world.
I don’t cry

Baby I wanna be your lover, my first love
I wanna be your only, my first love
My heart is shouting that I love you
You’re always in my mind, my first love
I’ll cherish you preciously, my first love
It’s sad but beautiful

It’s weepy but beautiful3

-Eccoci a casa! – esordì mettendo piede al centro ricerche … - Ti sembrerà strano, ma … per una volta, sono felice di essere qui! … - Joe guardò Jet stupito … era un’affermazione veramente strana da parte sua … -E non mi guardare con quegli occhi sconvolti! Certe volte … capitano le cose più improbabili! … - gli disse, abbozzando un sorriso …
Nel frattempo, dopo aver lasciato i propri bagagli in camera, anche Françoise li aveva raggiunti … aveva un’aria serena e il suo volto era disteso e sorridente …
-Ragazzi … ecco io … andrei a riposarmi … se non è un problema … il rientro è stato un po’ … stancante, nonostante tutto …  -
-No, figurati … vai pure! Ci si vede più tardi … - le rispose Jet, senza pensare al vero motivo per cui era venuta a dirglielo … ma d’altronde … lui l’aveva detto, che non prestava troppa attenzione alla date! …
-Sì … ma prima di andare, volevo augurare a Joe …   buon compleanno … - la semplicità con cui pronunciò quelle parole, lasciò di sasso tutti … in particolare Joe … che si era completamente dimenticato di che giorno fosse! … così, rimase per un momento senza parole … senza saper cosa dire … e infatti l’unica cosa che riuscì a pronunciare, fu un debole grazie, balbettato … a cui lei rispose con uno dei suoi sorrisi più belli e innocenti …
Joe era rimasto immobile come una statua, non se lo aspettava … e quando lei gli passò accanto  per uscire, lui non batté ciglio … almeno finché qualcosa non lo riscosse ...
-Hai detto qualcosa? – si girò verso di lei … guardandola negli occhi … lei gli sorrise e scosse la testa, prima di lasciare la stanza definitivamente, salutandoli con un cenno della mano …
Aveva avuto una strana sensazione … era rimasto paralizzato, quando gli aveva fatto gli auguri, ma quando gli era passato accanto, era abbastanza sicuro che lei gli avesse sussurrato qualcosa … ma non capiva cosa …
-Che c’è? Che hai? Perché quella faccia sconvolta? … Il passare degli anni ti fa male?! -
-No, niente … è solo che … mi era sembrato che … -
-Che cosa? … -
-Che Françoise avesse detto qualcosa … mentre mi passava accanto … -
-Interessante … ora senti le voci?! … è un nuovo potere, acquisito con l’età?! … o sei già sulla strada del ricovero?! Non credi che sia un po’ presto?! Datti ancora qualche anno! … c’è ancora una buona parte di donne, che non ha avuto il piacere di conoscerti! - gli disse scherzosamente …
-Eppure … mi è sembrato che avesse detto qualcosa … - Joe continuò il filo del suo pensiero, non facendo minimamente caso alle parole dell’amico …
-Sì, certo! … forse nei tuoi sogni! … magari lo speravi tu!- rise, stuzzicandolo e  sbeffeggiandolo  - Comunque … a parte tutto … tanti auguri anche da parte mia … -
-Grazie ..-
Jet si alzò per andarsene anche lui … aveva bisogno di riposare un po’ .. se quello di Françoise era stato un viaggio stancante, il suo era stato tumultuoso e pesante …
-Hai impegni stasera? … -
-No … -
-Allora, se dopo una bella doccia e qualche ora di sonno, mi riprendo … magari, usciamo fuori, a bere qualcosa, e a divertirci un po’ … che ne dici? Una bella serata tra soli uomini, come a bei vecchi tempi! … prima che tu iniziassi a sentire le voci!-
-Sì … come vuoi … - rispose assente, senza neanche aver afferrato bene ciò che gli aveva detto …
Non capiva perché, ma c’era qualcosa che non gli tornava … era convinto di aver sentito Françoise parlare … non poteva esser stata solo la sua immaginazione …
-Magari … se lo dici un po’ più convinto … non mi passa la voglia di farlo! - gli fece notare stizzito l’altro …
-Sì, scusami … è solo che ..  – scosse la testa  un paio di volte, come a scacciare i propri pensieri ..
-E’ solo che … ? … finisci la frase … su, ce la puoi fare! A modo tuo!-
Joe lo guardò di sbieco … - Lascia stare … non importa …. –
-Su, forza … dimmi cosa ti turba … rapidamente, perché voglio andare a riposare!…-
Esitò un attimo, non sapeva se dirglielo … e in particolare non sapeva cosa dirgli …
-Niente … è solo che sono abbastanza convinto, di aver sentito parlare Françoise … non credo di essermi sbagliato … solo che … -
-Ancora?! Ma ti sei fissato?! … - sospirò … - … forza … sentiamo! Che cosa le hai sentito dire? … -
-Ecco io … non so se ho capito bene … però ha detto qualcosa che suonava come … saranghae … -
Jet sgranò gli occhi … e trattene, a fatica, un espressione poco fine che gli stava per sfuggire dalla bocca … ma cercò di riprendersi velocemente e di non dare adito all’amico di saper qualcosa …
-Che? … ma che stai dicendo?! Ma da dove hai tirato fuori una parola simile?! Non esiste in giapponese … Comincio a pensare, veramente, che tu stia perdendo colpi, mio caro dongiovanni !… - gli mise una mano sulla spalla, come a volerlo tranquillizzare … -Credo che tu abbia bisogno di riscuoterti un po’ … vai a farti una bella doccia e poi calmati … mi sembra che sia tornato tutto a posto, no? Françoise è tornata la solita di sempre … quel viaggio le ha fatto bene, quindi … vedi di calmarti … e metti una bella pietra sopra alla nostra ultima missione, ok? … -
Sì, decisamente bene … senza dubbio …
Ora aveva capito … sapeva qual’ era l’ultima cosa che Françoise non gli aveva rivelato e che cosa le era successo per sembrare improvvisamente cresciuta : aveva semplicemente preso coscienza di sé  e dei suoi sentimenti … e probabilmente, tutto era principiato per uno strano gioco del destino, iniziato con una velata scenata di gelosia a causa di Caterina … e poi, proseguito, involontariamente, con quel viaggio che le aveva fatto affrontare  sé stessa  e che le aveva aperto gli occhi, ponendola di fronte al suo cuore …
Alla luce di ciò, ora si spiegava anche quel improvviso cambio di abbigliamento e di atteggiamenti … era tutto da ricondurre a questa sua crescita interiore, anche se, Françoise non era ancora pronta ad accettarlo … e questo lo aveva dedotto dal fatto che aveva indossato il trench, prima dell’arrivo di Joe … perché, ancora, non voleva fargli vedere il suo cambiamento e mettere a nudo il suo cuore di donna …
Jet si voltò per andarsene … ma mentre attraversava la porta, si fermò e, dandogli le spalle, disse un’ultima cosa a Joe … -Sei molto fortunato … e senza saperlo, probabilmente … questo sarà il più bel compleanno della tua vita … - e così dicendo se ne andò, chiudendo la porta dietro di sé e lasciando Joe da solo, a cercare di capire cosa fosse successo realmente …

Tanti Auguri di Buon Compleanno
Joe Shimamura!

A Emiliano …

 

1 Hello Venus, 09.05.2012, Love Appeal. Korea, Pledis Entertainment.
2 Hello Venus,12.12.2012, First Love. Korea, Pledis Entertainment.
3 Hello Venus,12.12.2012, First Love. Korea, Pledis Entertainment.

© 16/05/ 2013

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